venerdì 18 gennaio 2013

Prima uscita pubblica per il comitato "Il Notaio che cambia" fondato da Remo Bassetti

Segnaliamo un significativo evento per tutti quelli della zona limitrofa a Torino:
UN PAESE MUORE SENZA IL CREDITO.
UN NUOVO INTRECCIO TRA BANCHE, CITTADINI E NOTAI.

La tavola rotonda
Il 21 gennaio ci sarà la prima uscita pubblica del comitato "Il Notaio che cambia" con una tavola rotonda al Circolo della Stampa di Torino alle ore 18 cui parteciperanno, oltre al coordinatore del comitato Remo Bassetti, l’ex presidente della camera Luciano Violante, l’ex presidente della Regione Piemonte Enzo Ghigo, l’economista Giuseppe Berta, i neocandidati elettorali di Sel e Lista Monti, Giorgio Airaudo e Andrea Olivero, la presidente regionale dell’Unione Consumatori Patrizia Polliotto.

Il comitato "Notaio che cambia"
Il punto di partenza della discussione sarà la proposta del "Notaio che cambia" di fare del notaio una sorta di "tutor" dei cittadini e delle imprese nei loro rapporti di finanziamento con le banche in un contesto che orienti i poteri pubblici a una maggiore pressione nei confronti degli istituti di credito. Sul sito si possono leggere altre suggestioni che questa giovane associazione intende lanciare nel dibattito pubblico: inclusa una svolta nei rapporti tra cittadini e imprese in difficoltà economica, da una parte, e Stato, dall’altra, in quella che viene definita la "guerra civile fiscale" e una serie di alleggerimenti dello Stato da indagini e accertamenti di vario genere. Indubbia una certa distanza da posizioni di natura corporativa e conservatrice attribuite da sempre all’ordine notarile.

Il fondatore
L’ideatore del comitato RemoBassetti, napoletano che esercita la professione a Torino, è anche saggista, romanziere e fu fondatore e direttore della rivista culturale "Giudizio Universale".

Informazioni
Segreteria Organizzativa "Il Notaio che cambia"

Per contattare direttamente Remo Bassetti: rebasset@tin.it

mercoledì 16 gennaio 2013

Difendere il proprio patrimonio

Spesso a riguardo si parla di Trust, una forma negoziale che permette di adattarsi alle esigenze più svariate. Questo strumento ha grandi potenzialità e consente di fatto la realizzazione di interessi che vanno al di là della mera protezione patrimoniale. L'efficacia di un Trust varia però a seconda di come è costituito. Essenziale è quindi rivolgersi ad una persona qualificata che abbia competenza, predisposizione e dimestichezza nel campo.

Interessanti risultati possono essere raggiunti anche con il vincolo di destinazione.
Si tratta di uno strumento giuridico che consiste nel vincolare uno o più beni a uno scopo specifico.
Anche in questo caso interessi di natura complessa possono essere sistemati in modo stabile e soddisfacente.

Tra le forme di separazione del patrimonio, anche il fondo patrimoniale, un vincolo negli interessi della famiglia. Alcuni dei suoi limiti? E' legato al matrimonio e al suo perdurare.
Allo stesso tempo ha però anche punti di forza non indifferenti. 


Lo studio del singolo caso da parte di un esperto, specialmente se programmato in forte anticipo, permette di raggiungere  i risultati sperati e  sviluppare le potenzialità di ognuno di questi istituti.